… ed intorno filo spinato
lettura teatrale a due voci
Da 11 anni
Da 11 anni
Quando pensiamo ad un campo di sterminio nazista, le immagini che si sovrappongono nella mente di chi già conosce, almeno un poco, questa terribile tragedia, sono tre: gli Esseri Umani (e definire tali le persone rinchiuse è una scelta precisa), le baracche e… il filo spinato.
E dentro lo spazio racchiuso dal filo spinato, elettrificato o no, elemento di separazione dal fuori, dal reale, dalla Vita Normale, sono passati milioni di Esseri Umani, la maggior parte per poche ore, una piccola minoranza resistita fino all’abbattimento di quella barriera.
Una barriera, un ostacolo, una linea di separazione apparentemente fragile ma decisamente inviolabile, tra la libertà e la vita infernale del campo.
E di questa vita, anzi della Vita Vissuta dagli Esseri Umani circondati da quel filo spinato e che hanno resistito fino a poterla raccontare, leggeremo le testimonianze seguendo un percorso fatto di parole chiave: Angoscia, Arrivo, Appello, SS, Freddo, Fame, Filo Spinato…
Perché, a distanza di settanta anni da quegli avvenimenti, il tempo sta lentamente ma inesorabilmente cancellando tutti i Testimoni, e quindi ognuno di noi deve fare qualcosa per tramandarne la Memoria.
Quello che possiamo fare noi teatranti è, nel tempo di un incontro, diventare il mezzo per far rivivere ancora una volta le testimonianze, e chi ci ascolterà diventerà a sua volta un testimone… per non dimenticare!
Testimonianze tratte, dalle tante, da:
Judenrampe. Gli ultimi testimoni – a cura di Anna Segre e Gloria Pavoncella
Come una rana d’inverno – testimonianze a cura di Daniela Padoan
Sonderkommando Auschwitz – Shlomo Venezia
Meditate che questo è stato – testimonianze a cura di Marco Abbina
Educare dopo Auschwitz – a cura di Giuseppe Vico e Milena Santerini
Hetty una storia vera – di Hetty E. Verlome
I sommersi e i salvati – Primo Levi
a cura e con Tiziano Manzini ed Emanuela Palazzi
elementi scenici Graziano Venturuzzo